Tutto esaurito per le visite guidate agli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona, che anche quest’anno hanno aderito a “Open Factory”

Tutto esaurito per le visite guidate agli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona, che anche quest’anno hanno aderito a “Open Factory”, iniziativa che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura industriale e manifatturiera del nostro Paese.

Il management dei tre scali del Polo Aeroportuale del Nord Est ha guidato un centinaio di partecipanti in percorsi dedicati, permettendo loro di conoscere il “dietro le quinte” della complessa macchina organizzativa di un Sistema che da gennaio ad ottobre ha registrato complessivamente per i tre aeroporti oltre 15,6 milioni di passeggeri, che corrispondono al 96% dei volumi di traffico realizzati nello stesso periodo del 2019, anno di riferimento prima della crisi pandemica.

A Venezia, i visitatori dell’aeroporto Marco Polo hanno assistito da una posizione privilegiata alle fasi di atterraggio e decollo degli aeromobili e hanno visitato alcune delle principali strutture operative, determinanti per l’attività di un aeroporto, tra cui il presidio dei Vigili del Fuoco. L’incontro con il falconiere ha avvicinato gli ospiti ad una tecnica dal fascino antico, che contribuisce con efficacia alla sicurezza dei voli.

All’aeroporto Antonio Canova di Treviso, la visita si è snodata lungo il terminal passeggeri, il piazzale aeromobili e la perimetrale della pista di volo. I Vigili del Fuoco hanno illustrato le loro attività e modalità di intervento in caso di situazioni di pericolo.

All’aeroporto Valerio Catullo di Verona la visita ha riguardato le diverse aree e attività dello scalo, dal terminal passeggeri, al piazzale aeromobili, all’hangar. Fondamentale anche in questo caso la disponibilità degli Enti di Stato, con il coinvolgimento dei Vigili del Fuoco, che hanno simulato un loro intervento, e della Guardia di Finanza con una dimostrazione da parte dell’unità cinofila. La Polizia di Frontiera e l’Agenzia delle Dogane hanno illustrato le rispettive procedure di controllo in ambito aeroportuale.

“La partecipazione dei nostri aeroporti all’Open Factory ci permette di far vivere il fascino del “dietro le quinte” e di far conoscere quello che come passeggeri non è possibile vedere, raccontando la complessità di macchine organizzative caratterizzate da una gestione corale, fatta di scambi e confronti continui con enti e operatori e attività pianificate nel minimo dettaglio. Una collaborazione che si esprime anche nei risultati di traffico, che per Venezia, Treviso e Verona si tradurrà in una chiusura dell’anno in corso con 17,8 milioni di passeggeri complessivi” – dichiara Enrico Marchi, Presidente del Gruppo SAVE – “Grazie a questo evento, siamo certi di aver trasmesso ai nostri ‘ospiti’ quanto la collaborazione tra le diverse parti in gioco sia cruciale per far funzionare il sistema aeroportuale del Nord Est e quanto impegno dedichiamo ogni giorno allo sviluppo e alla crescita sostenibile degli scali, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e ai territori che li ospitano”.

L’iniziativa, organizzata da Italy Post con L’Economia del Corriere della Sera e curata da Goodnet Territori in Rete, rappresenta il più importante opening di turismo industriale e cultura manifatturiera in Italia e consente ai cittadini di scoprire le più diverse realtà che generano valore per il territorio e per il Paese.

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