In migliaia hanno partecipato a Open Factory, in presenza e in digitale. Grande successo per l’opening di turismo industriale alla scoperta delle fabbriche del Made in Italy

Praticamente tutto esaurito nelle aziende e grande interesse anche per il tour digitale e per la seconda edizione dell’Academy, con 50 studenti e ricercatori da tutta Italia. I promotori: “È stata la giornata dell’orgoglio manifatturiero”

Migliaia i partecipanti alla manifestazione in versione “live e digital” che hanno animato questo pomeriggio domenicale in varie regioni italiane portando praticamente al tutto esaurito nelle aziende coinvolte. L’occasione è stata l’ottava edizione di Open Factory, l’opening di turismo industriale e manifatturiero nel corso del quale numerose aziende tra le più innovative e rappresentative del proprio territorio hanno aperto – in contemporanea – le porte ai visitatori, dalla Lombardia al Friuli-Venezia Giulia, dall’Umbria alla Toscana, dal Veneto all’Emilia Romagna.

Dalle 14 alle 19 hanno aperto le porte a centinaia di visitatori diverse aziende “green”, che hanno scelto di fare della sostenibilità un fattore chiave per il proprio modello di business: dalla parmense Davines, leader nella cosmetica sostenibile, che ha registrato il tutto esaurito, alla veronese Fomet, produttrice di fertilizzanti speciali e naturali dagli oltre 45 anni di esperienza, ma anche la padovana Pettenon Cosmetics, azienda di riferimento nel mercato internazionale del Professional Hair & Skin Care e da poco divenuta Società Benefit, così come Baxi, di Bassano del Grappa (VI), green factory che soddisfa interamente il fabbisogno di energia elettrica per la produzione delle caldaie con pannelli fotovoltaici, fino ad arrivare alla milanese Snam, una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo, che con una rete sostenibile e tecnologicamente avanzata garantisce la sicurezza degli approvvigionamenti e abilita la transizione energetica

La domenica di Open Factory 2022 ha riempito di appassionati e curiosi anche il sito produttivo di Morocolor: l’azienda padovana esporta in più di 85 paesi del mondo la produzione di colori per uso didattico e artistico e ha proposto delle visite guidate con possibilità di porre domande agli esperti per curiosità e chiarimenti. Anche l’azienda friulana AMB, interlocutore unico nel settore del packaging con cinque sedi in Europa, ha aperto le porte di entrambe le proprie sedi italiane alle visite del pubblico, proponendo incontri educativi sulle qualità e le caratteristiche di film plastici di alto livello. Quasi tutto esaurito anche per Silikomart, a Mellaredo di Pianiga (VE), azienda leader nella produzione di materiali in silicone per i professionisti nel mondo della pasticceria e della ristorazione che negli ultimi anni ha allargato i suoi orizzonti lavorando anche su nuovi materiali.

Tante anche le aziende simbolo della manifattura Made in Italy a partecipare, con il pubblico che ha dimostrato grande interesse in questo aspetto dell’industria italiana. Tra le altre, la padovana Lago,  emblema del design thinking con i suoi mobili dal design modulare, la comasca Gabel, leader dal 1957 nel settore della biancheria per la casa, il gruppo IRSAP di Rovigo, uno dei principali gruppi italiani del settore riscaldamento e condizionamento in Europa, la fonderia Draxton, di Rovigo, produttore globale di componenti fusi e lavorati che presidia i principali mercati automobilistici globali, la padovana Unox, oggi al primo posto tra i produttori mondiali per numero di forni professionali venduti per ristorazione, pasticceria e panificazione e Marzotto Interiors, azienda di Bulciago, in provincia di Lecco, che offre un’ampia varietà di tessuti che va dai velluti jacquard ai velluti uniti, ai tessuti in cotone, lana, lino e altre fibre, soddisfacendo diversi ambiti della clientela dell’arredamento.

Quest’anno rappresentanza importante anche per l’agroalimentare, con Negroni, marchio leader nella salumeria di alta qualità della bassa parmense, e Perugina, eccellenza umbra e italiana che dal 1907 unisce tradizione e creatività in un cioccolato dal gusto unico e autentico. Entrambe aziende che operano a livello globale e che hanno aperto le proprie fabbriche per appassionati e curiosi che hanno partecipato a Open Factory 2022 rispondendo in gran numero.

I partecipanti hanno avuto la possibilità di immergersi anche nel mondo dei servizi, visitando alcuni dei principali aeroporti del Nordest: l’”Antonio Canova” di Treviso e il “Marco Polo” di Venezia in occasione di Open Factory hanno accompagnato i visitatori alla scoperta delle aereostazioni, per conoscere i lati “nascosti” di luoghi visti nella maggior parte dei casi di frequente ma mai con un punto di vista privilegiato. È stato possibile visitare anche l’Aeroporto “Valerio Catullo” di Verona: anche in questo caso i partecipanti sono stati accompagnati alla scoperta delle aereostazioni, per guardare da una prospettiva diversa luoghi conosciuti da molti ma per molti aspetti riservati agli addetti ai lavori. Le tre visite guidate ai poli aeroportuali hanno registrato il tutto esaurito.

Nel corso dell’ottava edizione, si è scelto di mantenere vivo anche il percorso digitale, che ha virtualmente condotto i visitatori che non hanno potuto prendere parte alle aperture in presenza in un tour attraverso le fabbriche aperte questa domenica. Ad accompagnare le visite in digitale, vari interventi di imprenditori, giornalisti ed esperti, che hanno fornito spunti e prospettive sul ruolo dell’industria in Italia e più in generale sui temi del turismo industriale e della stretta relazione tra cultura e impresa. Sono intervenuti, tra gli altri, Franco Mosconi, docente di Economia industriale Università di Parma, Martha Friel, docente di Competitive Strategies for the Tourism Industry Università IULM di Milano, Francesco Timpano, docente di Politica economica Università Cattolica del Sacro Cuore, Antonio Calabrò, presidente Museimpresa, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Maria Cristina Gribaudi, presidente dei musei civici di Venezia e chairwoman Keyline, e Guido Lattanzi, direttore generale del Touring Club Italiano.

Grande successo anche per la seconda edizione del progetto Academy, che da venerdì 25 a domenica 27 novembre ha accompagnato 50 studenti e ricercatori selezionati dalle università di tutta Italia in uno study tour intensivo all’interno delle aziende, che oltre a Lago, Irsap, Baxi, Medio Chiampo, Fomet e Aeroporto di Verona, ha visto la partecipazione esclusiva di A.I.A.

“Siamo molto soddisfatti del grande passo in avanti che abbiamo compiuto con questa quinta edizione nazionale – ha dichiarato il curatore di Open Factory Antonio Maconi – soprattutto perché, in un momento nel quale il nostro Paese è ancora in parte preda delle incertezze di un anno come il 2022, significa che le nostre imprese hanno dato una prova di orgoglio e di apertura verso i propri territori”. “Il manifatturiero – conclude Maconi – fa parte del nostro Dna e oggi abbiamo capito che siamo in possesso di una cultura diffusa pronta a sostenerlo, anche attraverso una sua valorizzazione “turistica”.


CREDITS

Open Factory è promosso da ItalyPost, Touring Club Italiano e L’Economia del Corriere della Sera

Partner Gruppo SAVE, Lago

Curato da Goodnet Territori in Rete


PER INFORMAZIONI

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t. 049 8757589 | m. 3335891688

Hashtag ufficiale della manifestazione #openfactory.

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