L'Economia del Corriere della Sera -

Fabbriche aperte, oltre 22 mila visitatori

La parola che torna al centro è antica e figlia del Novecento, la fabbrica. Il luogo dove l’innovazione diventa occasione di lavoro, dove la tecnologia si mescola alle capacità imprenditoriali. Ed è forse per questo che oltre 22 mila persone, dalla Lombardia al Veneto, dall’Umbria all’Emilia-Romagna, alla Toscana, al Friuli-Venezia Giulia, hanno aderito all’iniziativa Open Factory, promossa da Italypost con L’Economia del Corriere della Sera e Goodnet Territori in rete. Stabilimenti come Carraro e Acciaierie Bertoli, fabbriche sostenibili come Davines, la bioraffineria di Venezia dell’Eni, la centrale termoelettrica A2A di Monfalcone, l’industria alimentare con Orsero. Sono oltre 50 gli impianti che hanno aperto le porte.

Un viaggio dentro quel Made in Italy unica possibilità di crescita. «Aprire le fabbriche è segno di attenzione ai nostri territori », dice il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro. «Le nuove fabbriche sono anche luminose, luoghi di bellezza, quella del lavoro e della creazione», aggiunge Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda. «I giovani? — conclude Annalisa Magone di Torino Nordovest — Bello vederne tanti. Le fabbriche sono il nostro futuro».

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