È stata un successo la decima edizione di “Open Factory”, l’iniziativa promossa da ItalyPost con il Corriere della Sera e con il gruppo Nem, editore di questo giornale, che punta a far conoscere al grande pubblico le imprese che generano valore per il Paese. Ha partecipato anche il Polo Aeroportuale del Nord Est: i cento ospiti suddivisi tra Venezia, Treviso e Verona hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino il “dietro le quinte” della complessa macchina organizzativa aeroportuale che dall’inizio dell’anno ha gestito complessivamente circa 16 milioni di passeggeri.
Enrico Marchi, presidente del gruppo Save, da parte sua ha sottolineato il piacere di far conoscere al territorio la complessità del lavoro sotteso alla conduzione di una grande aeroporto ed ha così inteso raccontare l’operatività di queste realtà così avanzate e la loro complessità. E ancora: «Questa giornata, così come le altre edizioni di Open Factory, costituisce anche l’occasione per rappresentare ai nostri ospiti il valore del Polo Aeroportuale del Nord Est, che si esprime nelle sinergie create tra Venezia, Treviso, Verona e, per le merci, Brescia, mantenendo nel contempo la specificità di ciascuno scalo. Così Venezia, terzo aeroporto intercontinentale nazionale con voli diretti su Nord America e sul Medio ed Estremo Oriente, Treviso, city airport base operativa di vari low cost, che sostiene e alimenta importanti flussi di passeggeri, e Verona, che sta accrescendo voli e nuove infrastrutture il suo ruolo di riferimento di un’area particolarmente ricca e vivace».
All’aeroporto Marco Polo di Venezia si è parlato soprattutto del piano di sviluppo per i prossimi anni in ottica di sostenibilità ambientale; all’Antonio Canova di Treviso è stata illustrata una modernissima piattaforma di smistamento dei bagagli in caso di situazioni di pericolo; al Catullo di Verona sono stati presentati i meccanismi innovativi di controllo dei passaporti.